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Pubblicata la guida "VeSafe" della Commissione europea sulla guida dei veicoli durante l'attività professionale

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Siamo stati molto interessati dalla guida online "VeSafe" recentemente pubblicata dalla Commissione europea, riguardante i rischi per la sicurezza causati dai veicoli durante l’attività professionale. E' per questo che vi consigliamo vivamente di consultarla come facciamo spesso anche noi!

La guida è di immediata consultazione ed è rivolta a conducenti/datori di lavoro, dipendenti ed esperti in materia di sicurezza in tutti i settori dell’UE, interessati ai rischi derivanti dai veicoli.

Puoi selezionare

  • un tipo di veicolo: furgone, autovettura, autocarro, autobus, bicicletta, ecc.;
  • un rischio: consegna, carico, manutenzione, pericoli fisici, ecc.;
  • un settore in cui lavori: conduzione sicura nell’ambito dell’esercizio dell’attività professionale, lavoro su strada o in prossimità di una strada e sicurezza dei trasporti per recarsi sul luogo di lavoro.
Pensiamo sia molto utile ed interattiva, di facile consultazione e ci consente di capire facilmente quanto sia necessario tenere comportamenti sicuri alla guida di questi veicoli, di osservare sempre buone prassi alla guida e di comportarsi nel rispetto delle norme stradali per la nostra sicurezza e per quella degli altri.


Questo manuale elettronico è reso disponibile dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ed è consultabile qui https://osha.europa.eu/it/tools-and-resources/e-guides/eu-e-guide-vehicle-safety-vesafe



Ricordiamoci sempre che la strada è un luogo comune a tutti, che è utilissima per gli spostamenti che interessano la nostra vita quotidiana personale e privata e che non è mai consigliato distrarsi e guidare in stato di incoscienza.

Ricordatevi che #insicurosempreinaccettabile e che la nostra vita è meravigliosa, non mettiamola mai a rischio, neppure su due o quattro ruote!!

#polistudiomia #insicurosempreinaccettabile #guidasicura #safetyfirst #sicurezzastradale 








L'importanza di consultare i dati

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Eccoci qui, oggi torniamo a parlarvi di un argomento che ci preoccupa da un lato, ma che ci interessa molto allo stesso tempo.

Parliamo di un aspetto che possiamo definire patologico del sistema della salute e della sicurezza sul lavoro, quando cioè qualcosa nel servizio di Prevenzione e Protezione non ha funzionato come avrebbe dovuto, per una serie combinata di vari fattori.

Ci riferiamo al critico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

Ve ne parliamo ancora di più oggi in quanto sono stati caricati online gli open data Inail del primo quadrimestre del 2022, e noi formatori, avvocati, ingegneri e consulenti della salute e della sicurezza sul lavoro, sappiamo benissimo quanta importanza rivesta consultare, leggere, analizzare i dati che descrivono anche numericamente questi fenomeni.

Come sosteniamo sempre nelle nostre classi di formazione, l’Inail è una fonte inesauribile di dati, informazioni e analisi di scenari lavorativi che ne denotano il profilo del fenomeno infortunistico nel nostro paese.

E’ doveroso dire che gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, tanto che per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2022, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

Fatte queste premesse, nel primo quadrimestre del 2022 si registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”), un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di aprile sono state in aumento del 48,1% rispetto al primo quadrimestre del 2021 (+47,7%).

I settori sono quelli dell’industria e servizi, un -3,3% in Agricoltura mentre si osservano incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+160,5%), nella Sanità e assistenza sociale (+127,8%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+102,2%).

Infine, una analisi dei territori, dove le denunce di infortunio in tutte le aree del Paese sono più consistente nel Sud (+65,2%), seguito da Isole (+63,1%), Nord-Ovest (+57,7%), Centro (+47,9%) e Nord-Est (+29,5%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+112,4%), la Liguria (+78,9%) e l’Abruzzo (+74,7%).

Per quanto riguarda le malattie professionali, in ottica di genere si rilevano 701 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori (+5,2%), e un -0,9% per le donne.

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo quadrimestre del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.

Per avere una panoramica completa del fenomeno, consigliamo di navigare nella sezione “Open data” del sito Inail dove sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di aprile.

 

Qui vi lasciamo il link dove potrete consultarli https://dati.inail.it/opendata/default/Qualidati/index.html


Vi consigliamo di prenderne visione,  soprattutto perchè conoscere i pericoli non solo significa gestire al meglio i rischi, ma soprattutto prevenirli ed evitarli.

#polistudiomia #safetyfirst #opendata #infortunisullavoro #malattiaprofessionali

Al via Corso Antincendio rischio Elevato (16H)

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 La Formazione nel Polistudio MIA è una cosa serissima e non si ferma mai!

Le nostre attività di formazione sono tantissime e sempre seguite dal nostro corpo docenti di alta qualità e competenza, composto da tecnici, ingegneri e medici della Sicurezza, nonché da avvocati giuslavoristi.

Seguiamo la formazione in presenza nelle nostre aziende partner in tutta Italia, che hanno come priorità la sicurezza sempre, in ogni fase di lavorazione.

E anche online in videoconferenza dove i nostri formatori sono tutti esperti della materia di salute e sicurezza, sempre aggiornati soprattutto sul quadro normativo di riferimento il TUS, il D.Lgs. 81/08 sempre in evoluzione.

Per questo vi invitiamo ad iscrivervi al Corso Antincendio Rischio Elevato Rischio della durata di 16 ore che si terrà nei giorni 11 e 13 Maggio 2022 nella nostra sede del Polistudio MIA Taranto.

Per costi, info, programma e iscrizioni scrivete a info@polistudiomia.it  

I corsi Antincendio forniscono gli strumenti conoscitivi essenziali, teorici e pratici, per permettere a chi è incaricato di attuare gli interventi di Prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione emergenze in attesa dei soccorsi specializzati, e di limitare e/o evitare l’aggravarsi delle situazioni di intervento.

Il corso antincendio si suddivide nella tipologia del rischio, suddiviso tra basso, medio ed elevato.

Il corso Antincendio rischio basso ha una durata di 4 ore consecutive, più la verifica di apprendimento che verrà effettuata attraverso un test scritto finale. Il suo corso di aggiornamento ha una durata di 2 ore consecutive, più la verifica di apprendimento che verrà effettuata attraverso un test scritto finale.  

Il corso Antincendio rischio medio ha una durata di 8 ore consecutive, più la verifica di apprendimento che verrà effettuata attraverso un test scritto finale. Il suo corso di aggiornamento ha una durata di 5 ore consecutive, più la verifica di apprendimento che verrà effettuata attraverso un test scritto finale.

Il corso Antincendio rischio elevato ha una durata di 16 ore consecutive, più la verifica di apprendimento che verrà effettuata attraverso un test scritto finale. Il suo corso di aggiornamento ha una durata di 8 ore consecutive, più la verifica di apprendimento che verrà effettuata attraverso un test scritto finale.

Qualunque sia la vostra richiesta formativa, sappiate che la nostra è quella di eccellenza e lo dicono tutti i feedback che riceviamo dalla nostra folta platea di corsisti che, soddisfatti delle competenze ricevute, continuano a sceglierci ogni giorno.

Ricordate di iscrivervi al più presto, i posti sono limitati.

 

#polistudiomia #safetyfirst #formazione #antincendio  

Quanto ne Sapete di Sprinkler? Sapreste riconoscerli dal loro colore? Scopriamoli insieme

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Lo sprinkler (letteralmente "spruzzatore" in inglese) è un sistema automatico di estinzione di fiammo e fuoco a pioggia; ha lo scopo di rilevare la presenza di un incendio e di controllarlo in modo che l'estinzione possa essere completata con altri mezzi, oppure di estinguerlo nello stadio iniziale (impianti ESFR = Early Suppression Fast Response).

Un sistema sprinkler comprende un'alimentazione idrica e una rete di tubazioni, solitamente posizionate a livello del soffitto o della copertura, alla quale sono collegati, con opportuna spaziatura, degli ugelli erogatori chiusi da un elemento termosensibile.

 In caso d'incendio, il calore sviluppato provoca l'apertura degli erogatori che si trovano direttamente sopra l'area interessata e conseguentemente la fuoriuscita di acqua in goccioline che permette il rapido controllo dell'incendio con il minimo dei danni.

In molte situazioni è sufficiente l'attivazione di meno di quattro sprinkler per spegnere l'incendio. In scenari con incendi che si sviluppano rapidamente (ad esempio in caso di versamento di liquidi infiammabili), possono essere necessari fino a dodici sprinkler per il controllo dell'incendio.

Le tipologie degli impianti antincendio a sprinkler sono molto diversi. Devono essere efficaci in varie situazioni ma nel progettare un impianto occorre fare riferimento a norme tecniche specifiche che disciplinano le diverse componenti del sistema. Infatti, gli impianti antincendio a splinker sono regolati dalla norma UNI EN 12845.

Obiettivo di un impianto splinker è di controllare l’incendio in modo che l’estinzione possa essere completata con altri mezzi, in quanto può essere efficace per estinguere un incendio nella fase iniziale.

Ce ne sono di vari tipologie e sono:
1) Sistemi a umido : I sistemi sprinkler a umido sono i più comuni. La definizione "a umido" indica che le tubazioni sono riempite con acqua in pressione. Il calore sviluppato dall'incendio provoca l'apertura degli erogatori che si trovano direttamente sopra l'area interessata e l'immediata fuoriuscita di acqua che continuerà ad essere erogata dall'alimentazione idrica fino a quando sarà chiusa la valvola di controllo. Da considerare i limiti di applicazione legata alle temperature ambientali e necessità di tracciare le condotte in caso di impianti all'aperto con temperature inferiori a 4 °C.

2) Sistemi a secco: I sistemi sprinkler a secco sono quelli in cui le tubazioni sono riempite con aria in pressione anziché acqua. Un'apposita valvola di controllo, detta "valvola a secco", viene posizionata in un'area riscaldata ed evita l'ingresso dell'acqua fino a quando un incendio provoca l'attivazione degli sprinkler. Con l'apertura degli erogatori l'aria fuoriesce e la valvola a secco si apre. Solo in quel momento l'acqua entra nelle tubazioni e viene erogata tramite gli sprinkler sull'incendio in atto. Il principale vantaggio dei sistemi sprinkler a secco è che consentono di proteggere quegli spazi non riscaldati o refrigerati dove i sistemi ad umido potrebbero non funzionare a causa del congelamento dell'acqua all'interno dei tubi. Nei casi in cui lo standard tecnico relativo all'installazione degli sprinkler non consente l'utilizzo di impianti a secco in ambienti freddi è possibile utilizzare impianti ad umido e riempire le tubazioni con apposite miscele di acqua ed antigelo. 

3) Sistemi a preallarme: I sistemi sprinkler a preallarme utilizzano il concetto base dei sistemi a secco: le tubazioni sono riempite con aria non in pressione e non con acqua. La differenza consiste nel fatto che l'apertura della valvola di controllo è comandata da impianto di rivelazione incendi separato. Affinché l'acqua venga scaricata occorre quindi un doppio consenso (apertura dell'erogatore e intervento dell'impianto di rivelazione). Questi sistemi vengono utilizzati in quei casi dove si temono gravi danni da bagnamento come conseguenza della rottura accidentale di un erogatore o di un tubo. Il vantaggio principale dei sistemi a preallarme è la duplice azione richiesta per il rilascio dell'acqua: l'apertura della valvola di preallarme (comandata dal sistema di rivelazione) e l'apertura degli erogatori sprinkler. Di contro la presenza di un impianto di rivelazione aumenta la complessità del sistema, e quindi la possibilità di guasti, rendendolo quindi meno affidabile degli impianti che ne sono privi. In caso di malfunzionamento dell'impianto di rivelazione non si avrebbe infatti l'apertura della valvola di controllo, e quindi l'erogazione di acqua, anche in caso di incendio. Questo tipo di impianto offre un livello di protezione aggiuntivo contro un rilascio accidentale dell'acqua. Per questo motivo i sistemi a preallarme sono utilizzati in ambienti i cui contenuti possono essere danneggiati dall'acqua, come archivi, depositi di beni artistici, biblioteche con libri rari e centri di elaborazione dati. 

4) Sistemi a diluvio: I sistemi sprinkler a diluvio (attualmente non ancora previsti dalla UNI EN 12845) hanno erogatori privi del tappo e dell'elemento termosensibile e l'acqua è mantenuta a monte di un'apposita valvola la cui apertura è comandata da un sistema di rivelazione incendi separato. A differenza di quanto avviene in un impianto sprinkler con erogatori chiusi, l'acqua viene scaricata contemporaneamente da tutti gli erogatori. I sistemi a diluvio trovano ampia applicazione in industrie ad alto rischio come impianti chimici, depositi di carburante o in hangar di aeroplani laddove si teme una rapida propagazione dell'incendio e pertanto si richiede l'erogazione simultanea di grandi quantità di acqua.

Qualsiasi sia lo sprinkler, ricordate che la temperatura che li fa entrare in azione non è dovuta al loro umore, ma dal loro colore!

Fateci caso e Ricordatelo la prossima volta che ne vedrete uno!

#polistudiomia #sprinkler #antincendio #safetyfirst



COVID-19, verso il superamento della fase emergenziale


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Oggi ci siamo svegliati con una bella notizia! 

La pandemia mondiale da COVID-19 che ha letteralmente stravolto le nostre vite, si avvia verso la sua fase di superamento.

Il Consiglio dei Ministri si è riunito proprio ieri, pomeriggio, giovedì 17 marzo 2022 a Palazzo Chigi, Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro della salute Roberto Speranza, del Ministro della difesa Lorenzo Guerini e del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.

COVID-19, SUPERAMENTO DELLA FASE EMERGENZIALE

Misure urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza (decreto-legge)

Il provvedimento stabilisce:

  1. obbligo di mascherine: viene reiterato fino al 30 aprile l’obbligo di mascherine ffp2 negli ambienti al chiuso quali i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico. Nei luoghi di lavoro sarà invece sufficiente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
  2. fine del sistema delle zone colorate;
  3. capienze impianti sportivi: ritorno al 100% all’aperto e al chiuso dal 1° aprile;
  4. protocolli e linee guida: verranno adottati eventuali protocolli e linee guida con ordinanza del Ministro della salute.

Il 31 marzo cesserà lo stato di emergenza Covid-19.
Il percorso per il graduale ritorno all’ordinario prevede alcuni step

  • fine del sistema delle zone colorate
  • graduale superamento del green pass
  • eliminazione delle quarantene precauzionali

Accesso al luogo di lavoro

Dal 1° aprile sarà possibile per tutti, compresi gli over 50, accedere ai luoghi di lavoro con il Green Pass Base per il quale dal 1° maggio eliminato l’obbligo

Fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA; fino alla stessa data rimane il green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali (oggi 2Gplus).

Scuola

Per quanto riguarda la scuola il decreto prevede nuove misure in merito alla gestione dei casi di positività:
 
Scuole dell'infanzia - Servizi educativi per l'infanzia
In presenza di almeno quattro casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni utilizzano le mascherine FFP2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con un soggetto positivo.
In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

Scuole primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale
In presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e per gli alunni che abbiano superato i sei anni di età è previsto l'utilizzo delle mascherine FFP2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con un soggetto positivo.
In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

L’isolamento
Gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l'attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell'alunno. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Personale Covid
Il personale per l’emergenza viene prorogato fino alla fine delle lezioni e comunque non oltre il 15 giugno 2022. Per la proroga sono disponibili ulteriori 204 milioni, oltre le somme già stanziate.

Strutture dell’emergenza

Il decreto inoltre stabilisce che per il Capo della Protezione civile: cessazione dei poteri emergenziali e attribuzione di poteri per gestire il rientro alla normalità; il Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19: è istituita un’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, che si coordinerà con il ministero della Salute. Dal 1° gennaio 2023 il ministero della Salute subentra nelle funzioni.

Ci auguriamo che questo significhi un almeno graduale quanto più tanto atteso, ritorno alla nostra "normalità" o meglio quella che prima del 2020 consideravamo la nostra "semplice e libera da restrizioni della nostra vita quotidiana" .


Qui per chi volessi leggere la normativa di riferimento .
https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-67/19412?fbclid=IwAR3OEgWPMVLCSCoWRM-T2a2gW_sQsMhc-FdoUhPK_8rPKu16hXu6hQtIqeY




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