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Formazione Professionale: come preparare le nuove generazioni al Futuro

Formazione Professionale: è un argomento di cui sentiamo spesso parlare negli ambienti di sicurezza sul lavoro, soprattutto quando parliamo di professionalità e competenze.

Pensiamo che l’istruzione superiore e quella universitaria sia necessaria e fondamentale alla classe dirigente e operaia del nostro Paese, ma mai come ora, sia per questioni europee che di politica interna del paese, si impongono con ancora più forza gli ITS, gli Istituti Tecnici Superiori.

Formalizzati nel 2010, gli Istituti tecnici superiori sono un tipo di scuola italiana di alta specializzazione tecnologica,  un ente di formazione di livello post-secondario non universitario, a cui possono accedere coloro i quali siano in possesso di un diploma di scuola superiore di II grado.

Rappresenta in definitiva un livello di formazione terziaria con scopo professionalizzante. Forma figure denominate "tecnici superiori" che sono specializzati in determinate aree tecnologiche, guardando al futuro da molto più tempo del Recovery Plan: Efficienza energetica, Mobilità sostenibile, Nuove tecnologie della vita, Nuove tecnologie per il made in Italy (Servizi alle imprese, Sistema agro-alimentare, Sistema casa, Sistema meccanica, Sistema moda), Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali: sono le aree di riferimento tecnologico individuate come strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese.

Questo  percorso professionalizzante si adegua perfettamente alla struttura produttiva dell’Italia fatta di piccole e medie imprese ed intensificare questo percorso prevedendo sempre maggiori iscritti e diffusione tra i giovani, permetterebbe l’impiego di quasi la totalità degli studenti che il sistema produttivo reclama con forza.

Il loro numero attualmente è eccessivamente ridotto rispetto alle reali esigenze e queste figure tecniche professionali oggi quanto mai di supporto agli imprenditori, sarebbero capaci di aiutare a governare e sfruttare il potenziale delle soluzioni di Impresa 4.0.

Diventa sempre più cruciale il ruolo da protagonista delle organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori per allineare la filiera formativa alla formazione tecnica e professionale.

Questa passa per gli ITS e le università fino ad innestarsi con l’apprendistato e i modelli di stage e di internship che all’estero soprattutto, svolgono una funzione unica durante il percorso di studi dei ragazzi, prima ancora che il loro ciclo formativo si concluda e ottengano quindi il “titolo”.

Se i tirocini vengono concepiti in questo modo, allora sì che avremo ragazzi capaci di lavorare sin da subito, perché la loro ricchezza sarà la conoscenza e le nozioni imparate lavorando, facendo e ovviamente studiando. Ma una volta laureati, diplomati e pronti per il mercato del lavoro, pensare ad adeguate fasce di retribuzione contribuirà a creare la classe dei dirigenti, degli imprenditori e dei tecnici di successo del domani, quelli che continueranno a costruire il tessuto sociale ed economico necessario a far crescere il nostro Paese.

(Clicca Qui un interessante contributo da leggere

 

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