Giornata Mondiale del Complimento: il potere della parola come crescita professionale

Il 1° marzo 2021 è stata la Giornata mondiale del complimento e no, non ce ne siamo dimenticati!

Anzi, eravamo impegnati a celebrarla perché soprattutto nei luoghi di lavoro, il complimento, i feedback e perché no, una corretta critica costruttiva, sono importanti per migliorarsi, crescere professionalmente e.. star bene!

Crediamo infatti che un complimento sincero e corretto sul proprio operato, abbia un potere inimmaginabile: può migliorare la giornata e incoraggiare l’autostima e al tempo stesso sicuramente contribuisce anche una maggiore produttività, rafforzando il senso di appartenenza all’azienda.

Una critica costruttiva poi, è ancora più preziosa.

Il contraltare del complimento è la critica. Quando le cose non vanno bene, è importante parlarne per migliorare e imparare dai fallimenti, ma è difficile farlo per la paura di essere male interpretati, di rovinare il rapporto o di subire conseguenze.

Ecco allora qualche consiglio e regola base per gestire al meglio critiche e complimenti:

1)     Relazione: innanzitutto, è importante capire le relazioni fra chi fa un complimento o una critica e chi lo riceve. In azienda c’è un rapporto gerarchico, ma anche il livello di confidenza che si ha con l’altra persona è importante per farsi un’idea su come modulare il tono di voce e effettivamente capire se è il caso di dire o non dire una certa cosa.

2)     Professionalità: complimento o critica devono riferirsi sempre al lavoro e non alla persona, devono essere rispettosi e mai esagerati, e soprattutto farli solo se ci si sente di farli perché sinceri!

3)     Concretezza: per essere davvero efficace, il complimento o la critica deve essere circostanziato e specifico, riferendosi a un episodio concreto più che a una sensazione o un fatto o comportamento accaduto che non abbia prove a supporto.

4)     Disponibilità: è importante essere disponibili a spiegare il complimento o la critica, meglio prendersi il tempo giusto, magari davanti a un caffè o in una call informale.

5)     Riservatezza: è sempre meglio parlare prima con la persona in un momento dedicato: il complimento o la critica è una cosa che può toccare noi e l’altro molto da vicino, ci sarà tempo in seguito per un encomio formale.

I complimenti dal capo, dai propri colleghi o semplicemente al gruppo di lavoro con cui si collabora, fanno sempre particolarmente piacere e un complimento è un mezzo molto potente che favorisce una crescita di sè e una percezione più forte di noi, oltre che farci lavorare con maggiore sicurezza e autostima.

Facciamoci complimenti sinceri, rispettosi e con prudenza, per evitare fraintendimenti: il nostro fine ultimo è capire come il nostro operato sia d’ispirazione per il miglioramento della professionalità di ogni membro del gruppo, in qualsiasi livello siamo inquadrati o qualsiasi mansione svolgiamo.

Polistudio MIA, infatti, fa della sicurezza sui luoghi di lavoro la sua professione e come ci insegna il nostro “Libro Sacro” il Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro (D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81), è importante lavorare in sicurezza ma anche salvaguardare il benessere psicofisico di tutti i lavoratori per essere più produttivi, ottimisti e felici!

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