Morti Bianche nei cantieri dei Mondiali di Calcio in Qatar 2022

E’ notizia ormai diffusa quella che sarà il Qatar ad ospitare i Mondiali di calcio del 2022. Ci aspetteremmo che questo fosse l’inizio di un grande traguardo raggiunto da questo paese, invece ne ha segnato un tragico primato.

Infatti nel Paese hanno perso la vita oltre 6.500 lavoratori migranti provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka. Numeri in realtà sottostimati, perché dal triste conteggio mancano i decessi degli operai provenienti da Filippine, Kenya e altri Paesi che sono grandi bacini di manodopera per il Paese del Golfo.

Questi dati emergono da una analisi del giornale The Guardian  basata su dati raccolti da fonti governative.  I risultati  rivelano l’incapacità del Qatar di proteggere i suoi 2 milioni di lavoratori migranti, o addirittura di indagare sulle cause dell’alto tasso di mortalità tra lavoratori in gran parte giovani.

Dietro le statistiche si celano innumerevoli storie di famiglie devastate che sono state lasciate nel lutto, senza risposte e con enormi difficoltà economiche e se mentre i più determinati lottano per ottenere almeno un risarcimento, la maggior parte affonda nella disperazione.

Ciò che manca è una trasparenza attorno al fenomeno di queste morti bianche, in quanto molto probabilmente (e a dirlo è May Romanos, ricercatrice per Amnesty International nel Golfo), sono gli inadeguati standard di salute e sicurezza sul lavoro che il paese osserva.

Il comitato che ha organizzato la Coppa del Mondo in Qatar, alla domanda sulle morti nei progetti degli stadi, ha dichiarato di essere profondamente dispiaciuta per tutte queste tragedie e ha assicurato che verrà indagato su ogni incidente e assicurare trasparenza informativa e collaborativa.

Mentre dall’altro capo della vicenda, un portavoce della Fifa, l’organo di governo del calcio mondiale, ha affermato di essere pienamente impegnato a proteggere i diritti dei lavoratori sui progetti Fifa con le misure di salute e sicurezza molto rigorose sugli incidenti nei cantieri della Coppa del Mondo Fifa .

Quello che continua a mancare sono le buone prassi, la formazione e la consapevolezza del ruolo svolto sui cantieri, perché se i lavoratori continuano a morire sul luogo di lavoro, questa partita è già persa.

Non corriamo più il rischio di essere sconfitti, la sicurezza sul lavoro non è una partita in cui si vince o si perde. Si lavora per vivere e mai per perdere quella fantastica “partita” che è la vita.

 

#polistudiomia #salute #sicurezzasullavoro

 

 Per maggiori approfondimenti ->

https://www.huffingtonpost.it/entry/sui-mondiali-del-qatar-il-sangue-della-manodopera-migrante_it_6034b9c4c5b67c3296203a4e?utm_hp_ref=it-homepage 

https://www.theguardian.com/global-development/2021/feb/23/revealed-migrant-worker-deaths-qatar-fifa-world-cup-2022